The Miracle Kabarett

Roma, 13 agosto 1943. Durante i bombardamenti, nei quartieri San Lorenzo e Pigneto, un ordigno viene sganciato proprio sopra una fabbrica di via Anassimandro. La bomba non esplode. Si grida al miracolo. Un’icona con una madonna viene posta sulle pareti esterne dell’edificio con una targa a imperitura memoria “Avesti pietà di noi”. Oggi, Via Anassimandro 15. Proprio nel luogo del miracolo sorge l'Ellington Club, luogo di spettacoli e arte. Un luogo dove ci si salva l'anima. Qui prende vita il “The Miracle Kabarett”, il Cabaret delle anime salve o in via di redenzione, in un affresco musicale e coreografico che spazia da Kurt Weill a Lady Gaga, che restituisce un affresco della nostra storia passata e presente, personale e collettiva.

LA REGISTA - Vera Dragone “L’idea nasce da un’antica storia di famiglia che si è andata ad intrecciare con la storia del luogo che ho scelto come casa artistica. Il mio trisavolo Giovanni Emanuele Elia, inventore, creò proprio una bomba (subacquea). Quella purtroppo esplosa ripetutamente causando molte vittime durante il primo conflitto mondiale, destinando a lui una fortuna in termini di denaro ma tante sciagure in ambito personale e familiare per generazioni. Si sa, il Karma non perdona. Le generazioni si sono susseguite, fino a me. Di quella enorme fortuna non sono rimasti che i ruderi, gli stessi dove da bambina ho capito di essere un’artista. Dove ho capito che attraverso l’arte mi sarei salvata. Non credo sia stato un caso aver trovato l’Ellington Club e scoperto solo dopo la sua storia. Ho provato a raccontare per immagini e suggestioni tutto questo con “The Miracle”.


Regia: Vera Dragone
Assistente alla regia: Lucia Ferracuti
Perfomer: Chiara Albi (The Popess), Giuditta Cosentino (The Rockstar), Anastasio Marino (The Siren).
Musical Director: Riccardo Balsamo
Coregografie: Cristina Arrò, Fabrizia Sciacca